Due pittori, Morassutti padovano che vive a Trieste e Sagramoso veronese residente in campagna, con percorsi e formazioni diverse ma accomunati da una netta preferenza per il figurativo e da quella “tendenza verso l’infinito” che ha fornito il titolo alla mostra.
Aspirare all’infinito, ricercare i valori assoluti, non solo nel contenuto ma anche nella forma, può apparire, nello scorcio di questo millennio, operazione fuori tempo e forse presuntuosa.
Tuttavia non è questa la funzione, la più irrinunciabile e pericolosa, dell’arte? Guardandosi dall’imboccare la strada dell’astrazione, strabattuta e forse un po’ consunta, e tenendosi in parallelo, in un certo modo, alla metafisica e al surrealismo, Morassutti e Sagramoso inseguono il perché e il come dell’arte lungo il sentiero della figura.
Una figura considerata significante in sé, senza necessità di trarre il suo senso dagli accostamenti incongrui o dalle deformazioni oniriche cui le peraltro insigni scuole del novecento l’avevano piegata. Si tratta piuttosto di restituire alla figura tutta la sua potenza isolandola, depurandola, rendendola assoluta.
Sia che si tratti di un paesaggio marino, di una costa rocciosa, di un animale mitico, di una piazza invasa dalla sabbia di un’improbabile tempesta, di una corazzata arenata, di un cavallo scosso sulla spiaggia, sempre all’infinto mirano i due artisti, cercando i significati e i segni segreti sotto l’apparenza delle cose.
E’ una “tendenza” che ci spinge a riconoscere che, in fondo, la pittura di figura nasconde ancora inesplorate potenzialità espressive. E che è ancora capace di sorprenderci.
“Tendente all’Infinito”
Artisti: Maurizio Morassutti e Lapo Sagramoso
Luogo: Castello di Brazzà , Brazzacco di Sopra, Udine
Date: 6-9 maggio 2011
Inaugurazione: Venerdì 6 maggio, ore 18,00
Organizzazione: Maddalena Mayneri
Testo critico: arch. Giovanni Iacometti
Contatti: mayneri62@gmail.com, tel.: 335 6696788
