La 30esima Giornata Ecologica e il sentiero degli Alpini

La storia della Giornata Ecologica e le altre edizioni

Durante l’assemblea ordinaria del Gruppo, avvenuta nel gennaio 2006, all’ordine del giorno, figurava anche: laTrentesima Giornata Ecologica. Si è subito deciso che, alla manifestazione, bisognava dare qualcosa di nuovo. E’ noto a tutti che la peculiarità  principale di Moruzzo è l’ambiente e quindi, è stato deciso di attrezzare un percorso attraverso luoghi incontaminati e lussureggianti contornati dagli spettacolari panorami che, molto probabilmente, solo a Moruzzo si possono ammirare. Il percorso, sarà  chiamato: IL SENTIERO DEGLI ALPINI. Per la realizzazione, venne dato l’incarico a Gigi Anzil con la supervisione del Consiglio Direttivo de Gruppo. Dopo aver stabilito quale fosse il percorso migliore e ottenuto il benestare dei proprietari dei terreni da attraversare, si è provveduto alla sistemazione del percorso e a porre le tabelle che indicavano la via da seguire. Vennero fatti due manifesti (cm. 140x70) che riportavano la carta geografica dei luoghi, minutamente descritti, contornata da una dozzina di foto dei luoghi più caratteristici e spettacolari. Inoltre, furono stampati alcune centinaia di volantini che riportavano un’accurata descrizione storico ambientale di tutto il percorso. Per l’occasione, anche la Banca di Credito Cooperativo, sede di Moruzzo, ha dato il suo generoso contributo, donando 300 magliette bianche commemorative con la scritta: TRENTESIMA GIORNATA ECOLOGICA” e riportanti anche il logo degli Alpini e quello della Banca. Tenuto conto che, per una serie di avvenimenti che altrimenti si sarebbero intralciati con la G.E., si è stabilito che la manifestazione si sarebbe fatta in data 11 giugno 2006. Quella domenica, una splendida giornata di sole, all’alza bandiera dinanzi alla Baita Alpini, già  prima delle ore 8, c’erano circa 200 persone, tutte ansiose di partire per la tradizionale passeggiata. Questo il percorso: partenza dalla Baita Alpini, Piazza del Tiglio, Borgo Monti, Borgo Calcina, Torbiera di Borgo Pegoraro, “La tana del Lupo”con posto di ristoro, Borgo Pegoraro, Borgo Muriacco e ritorno alla Piazza del Tiglio per le ore 11.30, in quanto la S. Messa verrà  celebrata nella vicina Chiesa Parrocchiale di Moruzzo. Alle ore 08.30, alza bandiera, seguito da alcune raccomandazioni sul comportamento da tenere lungo il tragitto e in fine partenza con Gigi davanti a tutti. In testa al corteo c’era il Sindaco, il Direttore della Banca, un operatore di Tele Friuli, il Giornalista Terenzani, la giornalista del Gazzettino Dott. Colucci e diversi fotografi. Prima tappa in Borgo Monti dove, dopo aver ascoltato la storia e le caratteristiche del luogo, sono scesi alla Fontane dal Rivuà t, dove c’è la cabina di pompaggio del vecchio acquedotto comunale. Luogo particolarmente suggestivo immerso in una folta vegetazione bagnata dalle acque limpide del Rio Rivuà t. In Borgo calcina, il monumentale palazzo seicentesco dei Conti Manin e anche la storia del borgo, hanno particolarmente soddisfatto la curiosità  dei presenti. Venti minuti dopo si sono trovati tutti sulle sponde del laghetto della Torbiera di Borgo Pegoraro. Questo luogo è stato vincolato dalla Legge Regionale n°42, quale biotopo di eccezionale pregio ambientale. Nonostante questo luogo sia alquanto trascurato, è ancora in grado di stupire con il suo fascino. Per chi vi giunge, viene subito colto dall’impressione, di essere arrivato in una zona tropicale. La foltissima vegetazione, il laghetto con le ninfe e le decine di specie arboree che fanno cornice, lasciano tutti meravigliati. Gigi Anzil, ha trattenuto per più di mezzora, i partecipanti, parlando di tutte queste bellezze naturali, di cui erano circondati. Ripartita tutta la comitiva e dopo aver attraversato, prima la torbiera e poi il Rio Lini, mancavano pochi minuti alle 10 ora in cui la comitiva raggiunse la Tana del Lupo. Il Luogo si trova in mezzo ad un’ampia prateria circondata da grandi querce. Proprio sotto un gruppo di questi alberi, era stato preparato il Posto di Ristoro, dal Gruppo Marciatori Aquile Friulane, naturalmente rappresentati dai nostri Alpini e le Loro Signore. Nella mezzora di sosta, grandi e piccoli, hanno assaporato le prelibatezze e le varie bevande predisposte sopra un lungo tavolo. Attaccata al tronco di una quercia, ben in alto, sopra il tavolo, un’insegna in legno intagliato che riportava il nome dell’improvvisata locanda: Antica Locanda Alla Tana del Lupo. Dopo numerose fotografie e anche qualche filmato, la comitiva è ripartita. Sempre attraverso, prati e boschi lussureggianti, a poco più di un chilometro, arrivo in Borgo Pegoraro. Questo borgo, è sorto nella seconda metà  del 1700 e, ancora oggi conserva la tipicità  dei vecchi borghi dove l’unica attività  era l’agricoltura. Sulla strada principale sono rimasti ancora il bel lavatoio del borgo, la famosa fontana, “El Spisùl di Piorar” con il vecchio abbeveratoio e accanto l’altarino con scolpita l’immagine della Madonna del dito, tutti addossati ad una secolare muraglione. Proseguendo, dopo un’impegnativa strada in salita, quasi con un sospiro, si arrivò nella piazzetta di Borgo Muriacco. Questo borgo assieme al Borgo Centa, è il più antico del comune. Alcuni secoli or sono, c’era un altro borgo posto sul lato più a nord di Borgo Muriacco, si chiamava Borgo Tarabanis, del quale, ci sono rimaste alcune tracce. Nuovamente ripartiti e, puntualmente, arrivati in Piazza del Tiglio, in orario per la S. Messa delle ore 11.30, questa volta, celebrata nella Chiesa parrocchiale di Moruzzo. Dopo la S.Messa, tutti sono scesi di nuovo alla Baita degli Alpini dove, sotto il tendone delle grandi feste, era stato predisposto tutto per il pranzo di tutti quelli della passeggiata e di molte altre persone che, dopo la Messa, si erano aggiunte alla comitiva. Lo Chef Silvano, coadiuvato dal solito gruppo di volonterosi Alpini e diverse loro consorti, per l’occasione, ha distribuito oltre 300 pastasciutte, più o meno quanti erano i presenti. La festa si è poi protratta, tra giochi , canti e tanta allegria, fino a tarda sera. Per concludere, la trentesima Giornata Ecologica, la possiamo definire, senza ombra di dubbio, una vera e propria spedizione naturalistica, un’avventura e, al tempo stesso, divertente e istruttiva, sapientemente ben organizzata, come lo sanno fare solo gli alpini. Durante l’estate e anche negli anni successivi, Il Sentiero degli Alpini, è diventato motivo, per gli amanti della natura, per indimenticabili passeggiate nella natura incontaminata, per centinaia di persone e molte scolaresche, anche di fuori comune.